Scegliere di fermarsi e imparare a stare. Ecco come fare.

La rabbia positiva è un’emozione. Quando ci si sente insoddisfatti, frustrati arriva la rabbia. Che produce ribellione e spinge a reagire.
(Bella Abzug)
La rabbia è una delle emozioni che ci attraversano giornalmente. Arriva, lascia il suo messaggio e se ne va se la lasciamo andare. Al contrario, se le mettiamo muro impedendole di comunicare quanto necessita, potrebbe diventare il nostro peggior nemico.
COME SI IMPARA AD ESSERE FELICI
Se ti chiedo: “Sei felice?”. Cosa mi rispondi?
Ti aggiungo un’altra domanda: “Ma cos’è per te la felicità?”.
Mi capita di sentire dare definizioni della felicità molto astratte. Tanto più una definizione è astratta, tanto più quello stato sarà difficile da raggiungere. Come fai a misurare qualcosa che non è concreto? Come misuri qualcosa che, per definizione, non lo è? E quindi come fai a dire se sei felice se non sai definire cosa di concreto ti renderebbe tale?
Uno degli elementi che contribuiscono a determinare la tua felicità è senza ombra di dubbio la capacità di gestire le tue emozioni. Lo è per due motivi:
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Vivi le emozioni tutti i giorni il che significa che esse sono potenzialmente in grado di condizionare molto la tua Vita e se non le sai gestire al meglio la condizioneranno pesantemente;
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Saper gestire le emozioni ti offre l’opportunità di conoscerti sempre meglio e, conseguentemente, di avvicinarti sempre più e con maggiore chiarezza alla tua felicità
Sei felice quando sei libero di esserlo e quando non hai emozioni che ti pesano sul cuore come macigni, contribuendo al tuo avvelenamento.
LA TOSSICITA’ DELLA RABBIA
Ti sei mai accorto di cosa accade dentro di te quando trattieni la rabbia?
Potresti sentirti più stanco alla fine della giornata, o percepire maggiore acidità di stomaco, o ancora avere gli occhi rossi che bruciano. La rabbia che non viene espressa finisce con l’accumularsi sulle parti del corpo sulle quali somatizziamo con maggiore facilità. Il corpo e la mente non sono affatto entità separate e questo fa sì che se continui ad alimentare quell’emozione con pensieri di rabbia, questa appesantirà sempre di più il tuo organismo, fino a farti esplodere.
Ci sono diversi modi in cui puoi continuare ad alimentare la rabbia, magari senza accorgertene, portandola sempre più dentro di te:
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Mangiare mentre sei arrabbiato
E’ molto importante, quando si cucina e durante la degustazione del cibo preparato, che tu sia nel tuo stato migliore, sereno, rilassato, felice e gioioso di farlo. Questo perché il cibo è fatto di energia e assorbe energia. Se mentre lo prepari o lo mangi emani frequenze di rabbia, indovina dove andranno a finire?
Scegli allora una bella musica mentre cucini e benedici il cibo che stai cucinando. Lui ne beneficerà e lo farai anche tu.
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Guardare scene di rabbia
Se ti imbatti per caso in due colleghi che stanno litigando, anche se non sei direttamente coinvolto nel litigio, restare fermo ad osservarli ti predisporrà ad assorbirne la frequenza. Se hai l’opportunità stimola una modalità di confronto diversa. In caso contrario tutela te stesso.
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Leggere notizie che ti scatenano rabbia
Hai mai fatto caso che dopo aver letto certe notizie sul giornale a volte ti senti più scontroso e irritabile? Il motivo è che potresti aver incamerato una parte dell’emozione che faceva da filo conduttore nell’articolo che stavi leggendo.
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Vedere un film violento o aggressivo
LA RABBIA PER EDWARD BACH
Come sai i Fiori di Bach, definiti dal medico E. Bach alla fine del 1800, sono rimedi naturali che ti accompagnano nel percorso di apprendimento di una sana capacità di gestione delle emozioni. E’ proprio nelle emozioni mal gestite, infatti, che egli aveva definito l’origine di qualsiasi sintomo definibile come malattia.
Questo significa che alla base di un disturbo fisico c’è un’emozione che, tempo prima, non è stata correttamente ascoltata.
Parlando di rabbia, Bach la considerava come una delle emozioni potenzialmente velenose. Ancora meglio, un veleno dell’anima, insieme a permalosità, sfiducia, sospetto, invidia, gelosia, competizione, vendetta e prepotenza.
Tutte sfumature che spesso si trovano appunto associate all’emozione della rabbia.
Ma vediamo insieme, attraverso specifici Fiori, quali connotati può assumere questa emozione. Ti citerò alcuni di loro evidenziandone le specifiche caratteristiche.
HOLLY
Il tipo Holly vive le emozioni con grande intensità e fatica ad entrare in contatto con la sua parte amorevole, spesso perchè non è in grado di perdonare. Il cuore è il suo punto forte ma poichè si sente ferito da delusioni e dolori del passato, tende a chiuderlo.
La rabbia connessa a questo Fiore è molto calda, attiva, come se fosse un vulcano in eruzione in grado di esplodere da un momento all’altro.
Questo Fiore è proprio quello che permette al tipo Holly di ritrovare armonia ed equilbrio, di entrare in contatto con il proprio cuore, di perdonare e lasciare andare ciò che non gli serve e di vedere l’aspetto positivo delle cose e delle persone.
BEECH
Beech parla più di intolleranza e di una persona che alimenta i pregiudizi, i giudizi, tende a polemizzare e si sente insicuro a causa di vecchie ferite irrisolte. Il modo che ha di reagire davanti a questa sofferenza è proiettando la negatività che sente dentro di sè all’esterno, incolpando chi si trova davanti.
Questo tipo è paragonabile a chi vuole sempre avere ragione, spesso rigido e con una modalità piuttosto aggressiva.
E’ dotato di un’ottima capacità di valutazione che se unita alla tolleranza, alla comprensione e compassione diventano ottime qualità per vedere i propri difetti e correggersi, oltre che da mettere al servizio degli altri.
WILLOW
Il tipo Willow riversa la rabbia su se stesso, si sente sfortunato, vittima di un vero destino crudele e molto polemico e nervoso per questo motivo. Tiene dentro di sè la rabbia che, con il tempo, si trasforma in rancore e lo porta ad autocommiserarsi.
La rabbia di Willow è irritazione, rancore, un sentimento freddo che tende a diventare cronico e a irrigidire.
Armonizzare con questo Fiore significa acquisire e risvegliare la propria capacità di adattamento, la propria flessibilità e, soprattutto, attivare la propria responsabilità nei confronti della vita.
Impara a prenderti cura dell’emozione della rabbia. Non soffocarla, osservala, cerca di cogliere da dove giunge e qual è la causa che l’ha attivata. Ma soprattutto fai del tuo meglio per cogliere il suo messaggio e lei saprà come ripagarti. Ti ridarà la tua leggerezza.
La rabbia può nutrirsi di te per un’ora, ma non giacere per una notte; la continuazione della rabbia è odio, la continuazione dell’odio diventa cattiveria.
(Francis Quarles)
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