COME AFFRONTARE LA TRISTEZZA PROFONDA

A volte siamo preda di una sensazione di tristezza che non riusciamo a controllare. Intuiamo che l’istante magico di quel giorno è passato e noi non abbiamo fatto niente. Allora la vita nasconde la sua magia e la sua arte. (Paulo Coelho)

Quando la tristezza arriva c’è solo una cosa da fare? Accoglierla e attraversarla. Nel fare questo viaggio mi sono fatta accompagnare da alcuni strumenti utili nel Lasciare Andare. Vediamo insieme quali.

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LA TRISTEZZA ALL’IMPROVVISO

L’emozione della tristezza arriva all’improvviso, esattamente come tutte le altre. E’ la loro caratteristica. Le emozioni sono stati d’animo fugaci che arrivano, durano 90 secondi e se ne vanno. Se non le tratteniamo, se non ci crogioliamo in esse. Di per sé, infatti, le emozioni non sono buone o cattive; dipende dall’uso che ne facciamo.

E’ successo che un mese sono sprofondata nella tristezza a causa del lutto della mia gattina di 5 anni, improvviso e del tutto inaspettato. E’ successo che mi sono sentita completamente travolta da un’emozione che, ammetto con immensa gratitudine, ho conosciuto poco nella mia vita.

Questo mi ha destabilizzata e l’intensità con cui si è manifestata ancora di più.

Quindi per 3 giorni consecutivi non ho fatto altro: ho pianto e ho permesso a questa emozione di esprimersi  attraverso questa modalità.

Il pianto è un ottimo modo per iniziare a compiere una delle attività principali richieste quando si parla di tristezza: lasciare andare. Permettere a me stessa di piangere ha significato sbloccare questa emozione ed iniziare a compiere il processo di esplorazione della stessa.

Ti sembrerà forse banale mentre in realtà questo è uno dei passi principali che ti invito a compiere quando vivi l’emozione della tristezza: piangere.

Questo atto ti consente di smuovere, di far fluire l’emozione che, prima di tutto, nasce nel corpo. Impedendole, al contrario, di restare bloccata in qualche zona specifica del tuo organismo e bloccando, con lei, anche tutta l’energia connessa.

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LA TRISTEZZA IN MEDICINA CINESE

Secondo la teoria dei 5 movimenti della Medicina Cinese, al movimento del Metallo corrisponde la stagione dell’Autunno che è connessa all’emozione della tristezza che, a sua volta, coinvolge come organo e viscere i Polmoni e il Grosso Intestino.

La forza emotiva che caratterizza l’organo dei Polmoni è la capacità di delineare con chiarezza ciò che riguarda e contraddistingue me stessa e ciò che invece è al di fuori, in più. Questa distinzione è importante per poter distinguere ciò che, essendo in più, può essere “lasciato andare”. E’ una preziosa attività di ordine che rientra nella funzionalità emotiva del Polmone ma anche in quella di Grosso Intestino. Quest’ultimo, infatti, è colui che, al termine del processo fisico, tiene ciò che è utile e lascia andare tutte le scorie e tutto ciò che non può più essere assorbito dall’organismo.

Se, infatti, fai fatica a lasciare andare noterai che, con tutta probabilità, tenderai ad avere problemi di stitichezza o farai fatica ad espirare profondamente.

La tristezza che si attiva in un processo di lutto è ancora più profonda e spesso attiva un’altrettanta profonda difficoltà nel lasciare andare poiché abbiamo la tendenza umana a rimanere attaccati a persone, animali, cose, relazioni più a lungo di quanto sarebbe sano fare.

Elaborare un lutto significa quindi anche prendere coscienza di questo confine tra ciò che resta e ciò che è perso e non c’è più, quantomeno nella forma in cui siamo sempre stati abituati a vederlo.

MODALITA’ DIFFERENTI PER LASCIARE ANDARE

Ma quali sono gli strumenti utili per favorire questa attività del LASCIARE ANDARE. Ne condivido qui in questo articolo alcuni:

• CAMMINARE IN NATURA

E' uno dei modi che prediligo per attivare il Lasciare Andare. Mi aiuta a muovere le energie nel corpo, a fare ordine nei pensieri, a smuovere tutto ciò che sento essere in eccesso o tossico per il mio organismo, al fine di rilasciarlo.

• FARE JOURNALING E SCRIVERE

in generale è un’altra attività per me molto terapeutica rispetto alla tematica del Lasciare Andare. E’ un mezzo molto utile per fare chiarezza dentro di te, pulire e, di conseguenza, permetterti di liberarti di ciò che in quel momento non ti serve più.

• OLI ESSENZIALI E FIORI DI BACH.

Pensando poi a 2 discipline che utilizzo quando preparo un programma naturopatico, ecco un paio di nomi, per categoria, che utilizzo solitamente:

OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA

L’olio essenziale di Lavanda vera, oltre ad essere molto utile come rilassante e antistress, include tra le sue funzioni anche quella di essere un equilibrante in caso di tristezza e/o malinconia. Calma il pianto laddove si manifesti in modo eccessivo e lenisce la sofferenza dell’anima.

Puoi utilizzarne qualche goccia (a seconda della grandezza della stanza) da mettere in diffusione all’interno dell’ambiente in cui ti trovi.

OLIO ESSENZIALE DI MANDARINO

L’olio essenziale di Mandarino non è specifico per la tristezza ma appartiene prima di tutto alla famiglia degli agrumi che, per definizione, include oli essenziali che agiscono sull’umore con una nota depurativa e positiva.

La sua parola chiave è Abbraccio. Come la Lavanda è rilassante, lavora sulla sindrome dell’abbandono e avvolge come in un caldo abbraccio

FIORE DI BACH CRAB APPLE

Crab Apple è l’antibiotico dei Fiori di Bach perché aiuta in modo molto concreto a depurarsi e ad eliminare le tossine del corpo.Puoi inserirne qualche goccia nel mezzo litro d’acqua e berlo a sorsi durante l’arco dell’intera giornata.

FIORE DI BACH  HONEYSUCKLE

Honeysuckle è il Fiore di Bach che nello specifico lavora per aiutarti a lasciare andare ciò che del tuo passato ti blocca e ti impedisce di evolvere e di andare avanti. È infatti il Fiore che favorisce la liberazione da tutto ciò che appartiene ad un tempo già trascorso permettendoti di utilizzare ciò che è già accaduto al fine di migliorare il tuo presente.

Aiutati a Lasciare Andare con un serie di esercizi concreti. Scarica il mio workbook "LASCIA ANDARE" che trovi QUI.

Foto di paola chaaya Unsplash

Lasciar andare ci dà la libertà, e la libertà è l’unica condizione per la felicità. Se, nel nostro cuore, ci aggrappiamo ancora a qualsiasi cosa – rabbia, ansia o proprietà – non possiamo essere liberi. (Thich Nhat Hanh)